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Immagine del redattoreGloria Pioli

Danni da ristrutturazione: come comportarsi e tutelare i propri diritti

La ristrutturazione di un immobile è un processo che può portare a risultati straordinari, ma anche

a spiacevoli inconvenienti. Purtroppo, subire danni durante o dopo una ristrutturazione è

un'eventualità piuttosto comune.

In questo articolo, attraverso la storia di Filippo, affronteremo le principali problematiche che

possono sorgere durante i lavori di ristrutturazione e forniremo alcuni consigli su come affrontarle

dal punto di vista legale.



Professionisti


La storia di Filippo: un caso emblematico

Filippo e la sua compagna Michela hanno recentemente acquistato una casa in una zona paludosa

del Piemonte. Come spesso accade con gli immobili di vecchia data, la loro nuova abitazione

necessitava di importanti lavori di ristrutturazione. Desiderosi di rendere la casa accogliente e

funzionale, i due si sono affidati a un conoscente, un impresario edile che ha fornito loro alcuni

preventivi per i lavori da effettuare.

Tuttavia, la scelta di Filippo si è rivelata poco oculata. L'impresa si è dimostrata poco strutturata e

l'impresario ha consigliato a Filippo di rivolgersi autonomamente al geometra del paese per l'invio

della pratica comunale. Seguendo questo consiglio, Filippo ha esposto le sue intenzioni al

geometra, che ha redatto la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) necessaria per

iniziare i lavori.

I lavori sono stati eseguiti e, apparentemente, conclusi senza particolari problemi.

Tuttavia, al ritorno da due settimane di ferie, Filippo ha trovato la sua casa in condizioni disastrose:

muri bagnati, mobili marciti e una preoccupante nube di muffa che avvolgeva l'intero ambiente.

Questa situazione, purtroppo, non è insolita.

Durante o dopo i lavori di ristrutturazione, possono verificarsi danni di varia natura, che vanno dalle

crepe sui muri a problemi strutturali più gravi, dalle infiltrazioni ai problemi agli impianti, fino alla

formazione di muffa come nel caso di Filippo.



Il quadro giuridico: il contratto di appalto

Dal punto di vista legale, il rapporto che si instaura tra il committente e gli esecutori dei lavori di

ristrutturazione è regolato dal contratto di appalto, disciplinato dagli articoli 1655-1677 del codice

civile. L'articolo 1655 definisce l'appalto come:

"Il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione

a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro."

Questa definizione è fondamentale per comprendere le responsabilità e i diritti delle parti coinvolte

in caso di problemi o danni derivanti dai lavori di ristrutturazione.

Il contratto di appalto stabilisce infatti gli obblighi dell'appaltatore, che si impegna a realizzare

l'opera secondo le specifiche concordate, e del committente, che si impegna a pagare il

corrispettivo pattuito.

È importante sottolineare che l'appaltatore, in virtù di questo contratto, assume su di sé la

responsabilità dell'organizzazione dei mezzi necessari e della gestione del rischio d'impresa.

Questo significa che eventuali problemi o imprevisti che si verificano durante l'esecuzione dei

lavori sono, in linea di principio, a carico dell'appaltatore.



Tempistiche e modalità per la denuncia dei vizi

In caso di vizi o difformità nell'esecuzione dei lavori, l'articolo 1667 del codice civile prescrive un

termine di 60 giorni per la denuncia. È cruciale rispettare questa tempistica per non perdere il

diritto al risarcimento o alla correzione dei problemi.

La denuncia deve essere effettuata in modo preciso e dettagliato, preferibilmente tramite lettera

raccomandata A/R o PEC. Non è sufficiente una generica contestazione delle opere svolte; è

necessario descrivere chiaramente i vizi oggetto della contestazione. Questo significa che il

committente deve fornire una descrizione accurata dei problemi riscontrati, possibilmente

corredata da documentazione fotografica o video.

Se l'appaltatore non interviene per risolvere i problemi o non risarcisce i danni, il committente ha a

disposizione un termine di 2 anni dalla consegna dell'opera per avviare un procedimento civile

contro l'appaltatore, ai sensi dell'articolo 1667 del codice civile.

È importante sottolineare che, in caso di vizi e difformità che comportino la rovina dello stabile, in

tutto o in parte, o sussistano rischi di crolli e gravi difetti, si applica la garanzia decennale

dell'appaltatore per i vizi dell'opera. In questi casi, il committente ha a disposizione un anno dalla

scoperta dei vizi per inoltrare la denuncia all'appaltatore, e il diritto si prescrive sempre in un anno

dalla denuncia stessa.

Questa distinzione tra vizi "ordinari" e vizi che comportano la rovina o gravi difetti dell'opera è

fondamentale, in quanto determina tempi e modalità diverse per la tutela dei diritti del committente.

Nel caso di vizi gravi, infatti, la legge prevede una tutela più estesa, riconoscendo la possibilità di

far valere i propri diritti per un periodo più lungo.



Identificare il responsabile dei danni

Per ottenere il risarcimento dei danni causati da lavori di ristrutturazione eseguiti in modo errato, è

fondamentale identificare il responsabile. I danni possono derivare da diverse cause:


1. Errori di progettazione: in questo caso, il responsabile sarà il progettista. Il progettista ha

il compito di elaborare un progetto che sia tecnicamente valido e conforme alle normative

vigenti. Se il danno deriva da un errore nella progettazione, come ad esempio il calcolo

errato delle strutture portanti o la mancata previsione di adeguati sistemi di isolamento, la

responsabilità ricadrà su di lui.

2. Errata esecuzione delle opere: se i lavori non rispettano il progetto o i termini stabiliti, la

responsabilità ricade sull'impresa incaricata e, in alcuni casi, sul direttore dei lavori.

L'impresa è tenuta a eseguire i lavori a regola d'arte, seguendo le indicazioni del progetto e

le buone pratiche costruttive. Il direttore dei lavori, d'altra parte, ha il compito di

supervisionare l'esecuzione dei lavori e assicurarsi che questi siano conformi al progetto e

alle norme tecniche.


È importante notare che sia il progettista che il direttore dei lavori sono tenuti a sottoscrivere una

polizza per la responsabilità civile professionale, i cui estremi devono essere comunicati al

committente insieme al preventivo di spesa. Questa polizza serve a tutelare il committente in caso

di danni derivanti da errori o omissioni dei professionisti coinvolti nel processo di ristrutturazione.

In alcuni casi, la responsabilità può essere condivisa tra più soggetti. Ad esempio, se un danno

deriva da un errore di progettazione che non è stato rilevato durante l'esecuzione dei lavori,

potrebbero essere chiamati a rispondere sia il progettista che il direttore dei lavori.



Come agire in caso di danni da ristrutturazione

In caso di danni riscontrati durante o dopo i lavori di ristrutturazione, è fondamentale seguire questi

passaggi:


1. Segnalazione tempestiva: i danni devono essere segnalati al progettista, all'impresa e al

direttore dei lavori il prima possibile, e comunque entro 60 giorni dalla scoperta. Questa

segnalazione deve essere fatta in forma scritta, preferibilmente tramite raccomandata A/R

o PEC, per avere una prova certa della data di invio.

2. Documentazione dei danni: è consigliabile documentare accuratamente i danni attraverso

fotografie, video e, se possibile, una perizia tecnica. Questa documentazione sarà

fondamentale per dimostrare l'entità dei danni e per supportare eventuali richieste di

risarcimento.

3. Richiesta di intervento: chiedere all'impresa di intervenire per correggere i problemi o

riparare i danni. Questa richiesta dovrebbe essere fatta per iscritto, specificando in dettaglio

i problemi riscontrati e chiedendo un intervento in tempi ragionevoli.

4. Valutazione delle opzioni: in base alla risposta dell'impresa, si possono considerare

diverse opzioni:

  • Eliminazione dei vizi: il committente può chiedere la correzione dei difetti, anche

affidandosi a un'altra impresa di fiducia. In questo caso, è importante conservare

tutte le fatture e i documenti relativi ai lavori di riparazione.

  • Riduzione del prezzo: si può negoziare una riduzione dell'importo pattuito, fatto

salvo il diritto al risarcimento di ulteriori danni. Questa opzione può essere

considerata quando i difetti non compromettono in modo significativo la funzionalità

o il valore dell'immobile.

  • Risoluzione del contratto: in casi gravi, si può chiedere la risoluzione del contratto

con conseguente risarcimento dei danni. Questa è l'opzione più drastica e dovrebbe

essere considerata solo in caso di vizi molto gravi o quando l'impresa si rifiuta

categoricamente di intervenire.

5. Consulenza legale e tecnica: è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente legale e a

un tecnico esperto per una valutazione accurata della situazione e per definire la migliore

strategia da adottare. Un avvocato specializzato in diritto civile e un perito tecnico possono

fornire un supporto prezioso nella gestione della controversia.



L'importanza di un approccio multidisciplinare

Nel caso di Filippo, come in molti altri casi simili, si è rivelato fondamentale l'intervento di più

professionisti.

Abbiamo provveduto a segnalare quanto accaduto dettagliatamente via PEC e abbiamo studiato il

caso da più punti di vista.

L'Architetto, nostro fiduciario, ha condotto sopralluoghi, misurazioni e rilevazioni, producendo un

elaborato completo che ha permesso di:


1. Individuare con precisione le cause dei problemi: attraverso un'analisi approfondita, è

stato possibile determinare che il problema principale era legato a un'errata esecuzione dei

lavori a livello strutturale, che non permetteva l'allontanamento dell'acqua dal terreno,

causando infiltrazioni attraverso i muri.

2. Quantificare l'entità dei danni: l'architetto ha valutato i danni subiti dall'immobile, inclusi i

danni strutturali, i danni agli arredi e gli eventuali rischi per la salute degli occupanti dovuti

alla formazione di muffa.

3. Fornire una base solida per la richiesta di risarcimento: la perizia tecnica dettagliata ha

fornito una documentazione incontrovertibile dei danni subiti e delle loro cause, essenziale

per supportare la richiesta di risarcimento.


La perizia tecnica è uno strumento indispensabile sia per tentare una risoluzione bonaria della

controversia, sia come prova in caso di procedimento legale. Essa fornisce una valutazione

oggettiva e professionale della situazione, a sostegno delle richieste presentate.

Inoltre, l'approccio multidisciplinare ha permesso di individuare la soluzione tecnica più appropriata

per risolvere il problema. Nel caso specifico, è stata incaricata un'impresa specializzata che ha

applicato un macchinario specifico per risolvere il problema dell'umidità di risalita.



La soluzione bonaria: un'opzione da privilegiare

Considerando i tempi lunghi e i rischi associati a un procedimento giudiziario, è sempre preferibile

tentare di raggiungere una soluzione bonaria attraverso un accordo transattivo. Questo approccio

può portare a una risoluzione più rapida e meno costosa della controversia, tenendo conto di tutte

le circostanze del caso.

Nel caso di Filippo, grazie alla collaborazione di più professionisti che si sono adoperati per

cercare di concludere positivamente la situazione, è stato individuato il problema che consisteva

nell'errato compimento dei lavori a livello strutturale. La soluzione tecnica adottata ha permesso di

risolvere il problema dell'umidità, ma questo non ha escluso la necessità di procedere con una

richiesta di risarcimento per i danni subiti.

La ricerca di una soluzione bonaria non significa rinunciare ai propri diritti, ma piuttosto cercare un

compromesso che possa soddisfare entrambe le parti, evitando i costi e i tempi di un procedimento

giudiziario. In questo caso, il ruolo dei professionisti coinvolti (avvocati, tecnici, mediatori) è

fondamentale per guidare le parti verso un accordo equo e sostenibile.

Tuttavia, è importante sottolineare che, se la controparte non si dimostra collaborativa o se le

richieste di risarcimento sono particolarmente elevate, potrebbe essere necessario procedere per

vie legali. In questi casi, la documentazione raccolta e le perizie tecniche effettuate saranno

fondamentali per supportare la propria posizione in tribunale.



Conclusioni: elementi chiave per affrontare i danni da ristrutturazione

In conclusione, gli elementi fondamentali da tenere a mente quando si affrontano danni causati da

lavori di ristrutturazione sono:


1. FATTORE TEMPO: è cruciale contestare tempestivamente i problemi riscontrati,

rispettando i termini di legge per la denuncia dei vizi. La rapidità d'azione non solo è

necessaria per preservare i propri diritti, ma può anche facilitare la risoluzione del problema

prima che si aggravi ulteriormente.

2. PERIZIA TECNICA: l'elaborato redatto da un tecnico esperto è fondamentale per

individuare esattamente la causa del danno subito, valutare l'entità dei danni e supportare

le proprie richieste. Una perizia ben fatta può fare la differenza sia in fase di negoziazione

che in un eventuale procedimento legale.

3. STRATEGIA LEGALE: con l'aiuto di un consulente legale, è necessario individuare il

soggetto a cui imputare la responsabilità e impostare correttamente la richiesta di

risarcimento. Una strategia legale ben strutturata può aumentare significativamente le

possibilità di ottenere un giusto risarcimento.

4. MEDIAZIONE: quando possibile, è preferibile tentare una risoluzione stragiudiziale della

controversia, che può portare a risultati più rapidi e soddisfacenti per tutte le parti coinvolte.

La mediazione può essere un'opportunità per trovare soluzioni creative che un tribunale

potrebbe non considerare.


Affrontare i danni da ristrutturazione può essere un processo complesso e stressante, ma con la

giusta preparazione, assistenza professionale e approccio, è possibile tutelare efficacemente i

propri diritti e ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti.


È fondamentale ricordare che ogni caso è unico e richiede una valutazione specifica.

Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti esperti che possano guidare il

committente attraverso il percorso più idoneo da adottare per la risoluzione del problema e per

ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti.


Contattaci esponi il tuo caso e scopri la Soluzione adatta a Te


Gloria

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