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Immagine del redattoreGloria Pioli

L'indennità di accompagnamento: definizioni e requisiti

Cos'è l'indennità di accompagnamento?

L'indennità di accompagnamento è un importante sostegno economico istituito nel 1980 per gli invalidi civili totali che si trovano in condizioni di particolare difficoltà. Questa prestazione è destinata a coloro che, a causa di gravi menomazioni fisiche o psichiche, non sono in grado di deambulare autonomamente o di compiere gli atti quotidiani della vita senza un'assistenza continua.

Una caratteristica fondamentale dell'indennità di accompagnamento è la sua indipendenza da fattori come l'età, il reddito o la composizione del nucleo familiare del beneficiario. Ciò la rende una misura di sostegno particolarmente inclusiva e accessibile per chi ne ha effettivamente bisogno.

L'obiettivo principale di questa indennità è fornire un supporto economico che permetta alle persone con disabilità gravi di affrontare le spese legate alla loro condizione, come l'assunzione di un assistente personale o l'acquisto di ausili specifici. In questo modo, si mira a migliorare la qualità della vita degli invalidi civili e a promuovere la loro autonomia, per quanto possibile.



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Requisiti per ottenere l'indennità di accompagnamento

Per poter beneficiare dell'indennità di accompagnamento, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici:

  1. Riconoscimento di invalidità civile totale e permanente al 100%: questo è il requisito fondamentale e imprescindibile per accedere all'indennità.

  2. Impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita con conseguente necessità di assistenza continua.

  3. Cittadinanza: possono richiedere l'indennità i cittadini italiani, i cittadini UE residenti in Italia e i cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

  4. Residenza in Italia: il beneficiario deve risiedere stabilmente sul territorio italiano.

È fondamentale sottolineare che l'indennità di accompagnamento non è cumulabile con altre indennità simili erogate per cause di servizio, lavoro o guerra. Tuttavia, è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, il che rappresenta un importante incentivo all'inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità.


Procedura per ottenere l'indennità di accompagnamento

Il percorso per ottenere l'indennità di accompagnamento inizia con la presentazione della domanda di accertamento sanitario all'ASL competente. Questa fase è cruciale e richiede particolare attenzione nella preparazione della documentazione medica.

La certificazione medica allegata alla richiesta deve essere chiara, precisa e dettagliata. Deve contenere:

  • Una diagnosi accurata della condizione medica

  • Una dichiarazione esplicita che attesti lo stato del richiedente, definendolo come "persona impossibilitata a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore" oppure "persona che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita"

Dopo la presentazione della domanda, la Commissione medica dell'ASL effettua gli accertamenti necessari per verificare i requisiti sanitari. Al termine di questa fase, l'INPS invia al cittadino il verbale definitivo.


Decorrenza e Importo dell'indennità di accompagnamento

L'indennità di accompagnamento decorre dal mese successivo alla data di presentazione della domanda di accertamento sanitario all'ASL. In casi eccezionali, la Commissione può indicare una data successiva diversa, basandosi sulla documentazione clinica esaminata.


Per l'anno 2024, l'importo dell'indennità di accompagnamento è fissato a euro 527,16 al mese, erogati per 12 mensilità. È importante sottolineare che questa somma non è soggetta a IRPEF, il che significa che l'intero importo viene percepito dal beneficiario senza alcuna trattenuta fiscale.

L'ammontare dell'indennità viene periodicamente rivalutato per adeguarlo al costo della vita. Questo adeguamento è fondamentale per garantire che il sostegno economico rimanga efficace nel tempo, considerando l'aumento dei prezzi e delle spese che le persone con disabilità devono affrontare.


Dichiarazione periodica: un adempimento importante

Per mantenere il diritto all'indennità di accompagnamento, i beneficiari sono tenuti a presentare una dichiarazione annuale che attesti la permanenza delle condizioni che hanno portato alla concessione del beneficio. Questa procedura, nota come dichiarazione periodica, è un adempimento cruciale che deve essere effettuato entro il 31 marzo di ogni anno

  1. Chi deve presentare la dichiarazione

Sono tenuti a presentare la dichiarazione: gli invalidi civili totali titolari di indennità di accompagnamento e indennità di frequenza e gli invalidi civili parziali titolari di assegno mensile

  1. Modalità di presentazione

Le dichiarazioni devono essere presentate esclusivamente per via telematica. Gli interessati posso effettuare questa procedura in autonomia oppure possono rivolgersi al proprio consulente di fiducia che trasmetterà i dati direttamente al sistema informatico dell'INPS.

  1. Il modello ICRIC

Gli invalidi civili titolari di indennità di accompagnamento devono compilare il modello INPS denominato ICRIC (Invalidità Civile RICovero). Questo modulo serve a dichiarare la sussistenza o meno di uno stato di ricovero a titolo gratuito in istituto.


Il ricorso contro il verbale

Nel caso in cui il verbale della Commissione ASL non riconosca l'invalidità civile o l'indennità di accompagnamento, o qualora il richiedente non sia soddisfatto del giudizio espresso, è possibile presentare ricorso. Dal 2012, la procedura di ricorso ha subito alcune modifiche significative.

Quando si affronta una causa giudiziaria riguardante condizioni sanitarie, è fondamentale comprendere la procedura da seguire. Il primo passo è l'accertamento tecnico preventivo obbligatorio, che inizia con la presentazione di un'istanza al Tribunale di residenza. A questo punto, il giudice nomina un consulente che si occuperà di effettuare l'accertamento necessario. Una volta completata l'analisi, il consulente redige una relazione dettagliata che viene trasmessa sia all'INPS che al ricorrente.

Da questo momento, si apre una finestra di 30 giorni durante i quali è possibile contestare le conclusioni del consulente. L'esito di questa fase può prendere due direzioni: se non ci sono contestazioni, il giudice emetterà un decreto inappellabile. In caso contrario, il ricorrente ha la possibilità di presentare un ricorso entro 30 giorni.

Se si procede con l'avvio del giudizio, è importante sapere che l'assistenza legale diventa obbligatoria. È bene tenere presente che la sentenza emessa in questo tipo di procedimento è inappellabile, sottolineando l'importanza di affrontare ogni fase con la massima attenzione e preparazione



Indennità di accompagnamento per i minorenni: novità importanti

La Legge n. 114/2014 ha introdotto significative novità a favore dei minorenni titolari dell'indennità di accompagnamento, semplificando notevolmente le procedure al raggiungimento della maggiore età.

Continuità automatica al compimento dei 18 anni

Prima di questa riforma, al compimento dei 18 anni, il beneficiario dell'indennità di accompagnamento doveva presentare una nuova domanda all'INPS per continuare a percepire le prestazioni economiche previste per i maggiorenni. Questa procedura comportava spesso ritardi nell'erogazione e disagi per le famiglie.

Grazie alla nuova normativa, le prestazioni economiche erogabili agli invalidi maggiorenni vengono attribuite automaticamente al compimento della maggiore età, non sono necessari ulteriori accertamenti sanitari e non è richiesta la presentazione di una nuova domanda.

Questa semplificazione rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, garantendo continuità nel sostegno economico in un momento cruciale della vita come il passaggio alla maggiore età.


Conclusioni

L'indennità di accompagnamento rappresenta un pilastro fondamentale del sistema di welfare italiano per le persone con disabilità gravi. 

La sua importanza risiede non solo nel sostegno economico che offre, ma anche nel riconoscimento della dignità e dei diritti delle persone con invalidità totale.

Nonostante le procedure per ottenerla possano sembrare complesse, è fondamentale che chi ne ha diritto intraprenda questo percorso, avvalendosi se necessario del supporto di professionisti del settore. L'indennità di accompagnamento può infatti fare una differenza significativa nella qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, contribuendo a garantire l'assistenza necessaria e promuovendo, per quanto possibile, l'autonomia e l'inclusione sociale.

In conclusione, l'indennità di accompagnamento non è solo una misura di sostegno economico, ma un diritto fondamentale che riconosce le esigenze specifiche delle persone con disabilità gravi, contribuendo a costruire una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti i suoi membri.


Gloria 

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